Gara tra medici e infermieri a chi fa più male. Succede a Vicenza.
Ospedale San Bortolo di Vicenza, fanno a gara a chi usa l’ago più grosso, con evidente maggiore sofferenza dei pazienti. Poi confrontavano i risultati su un gruppo costruito ad hoc su Whatsapp. Incredibile vero? Eppure è successo! La vicenda è trapelata dalle stanza del Pronto Soccorso.
Due medici, e sei infermieri avrebbero creato il gruppo ad hoc, nel quale riportavano in diretta le “imprese” che consistevano nell’infilare aghi e cannule, più grandi le dimensioni più alto il punteggio assegnato.
Il procedimento pare si sia concluso con un medico condannato con censura scritta, un infermiere con rimprovero scritto. Non ci sono le prove che documentino la veridicità dei messaggi su Whatsapp, in quanto le cannule e gli aghi utilizzati non sono riferiti nei verbali del Pronto Soccorso. Per i due operatori, presenti nel giorno della Chat rimane l’accusa di “sviamento dell’attività istituzionale” “uso improprio del cellulare”.
Certo noi non siamo magistrati, ma se così è ci sembra davvero pochino. Non siamo nemmeno medici, ne infermieri, ma crediamo che l’etica professionale dovrebbe essere tale da allontanarli per sempre dalla professione. Ci permettiamo anche di pensare che a quella cannula sovradimensionata potrebbe esserci nostro figlio, nostra madre, ecc. E se tu sei così folle da dare un punteggio alla sofferenza di chi dovresti curare, facendolo soffrire il meno possibile tra l’altro, tu sei indegno di fare il lavoro che fai. Ecco questo noi crediamo…
Valter Nicoletti