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LA FAVOLA AZZURRA DI PAOLA FANTATO

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Concluse le Olimpiadi di Rio ora pensiamo alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016.

In prossimità di questo avvenimento incontriamo Paola Fantato, mitica atleta  con 5 partecipazioni Paralimpiche da Seoul 1988 ad Atene 2004 e addirittura 1 partecipazione Olimpica ad Atlanta 1996.

Si è aggiudicata 5 medaglie d’oro, 1 d’argento e 2 di bronzo nel Tiro con l’Arco.

Chi meglio di lei può raccontarci  sensazioni, sogni, obiettivi e risultati di questi due grandi eventi. Quindi poche domande e lasciamo a lei la parola

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-Ciao Paola. Puoi raccontarci le tue esperienze alle paralimpiadi e come prima atleta a gareggiare alle olimpiadi

Come ogni atleta sognavo di arrivare ai massimi livelli per cui mi sono sempre allenata moltissimo sacrificando tutto il mio tempo libero dal lavoro. Alla mia prima partecipazione paralimpica a Seoul nell’ 88 ho vinto la medaglia di bronzo e ricordo che sul podio pensai: “fra 4 anni voglio vincere l’oro”. Ed infatti dopo 4 anni di duro lavoro,  a Barcellona vinsi l’oro.  Dopo il risultato di Barcellona fui convocata per la prima volta a far parte della nazionale “normodotati”, da lì è partita la mia avventura fino ad arrivare alla mia partecipazione alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996, prima atleta disabile italiana a partecipare ad una olimpiadi e seconda al mondo. Inutile dire la mia soddisfazione per essere riuscita in una impresa simile. Ad Atlanta non ho vinto medaglie, ma ho vinto il premio più importante: ho annullato il mio Handicap.

Sul campo di gara io ero un’atleta temuta e rispettata da tutte le altre atlete, così come io temevo e rispettavo loro. Tutte avevamo negli occhi la stessa paura di sbagliare e di uscire dai giochi. Non esisteva più il mio handicap nè la mia carrozzina, esistevano solo il mio arco, le mie frecce ed il centro del bersaglio.

Ho partecipato anche alle Paralimpiadi di Atlanta, subito dopo, vincendo la medaglia d’oro a squadre e di bronzo individuale. Alle Palampiadi di Sydney 4 anni dopo vinsi l’oro individuale e a squadre. Volevo smettere, ma per fortuna non lo feci, e nel 2004 ad Atene vinsi l’oro individuale e l’argento a squadre, concludendo la mia carriera nel migliore dei modi.

 

– Finite le olimpiadi di Rio, le tue impressioni

Viste in tv mi sono sembrate belle, allegre e piene di allegria. Per quanto concerne i risultati direi che sono andate bene. Magari non sono arrivate alcune medaglie che ci aspettavamo, ma ne sono arrivate altre forse inaspettate. Chiudere il medagliere al nono posto ci colloca tra i migliori paesi a livello sportivo.

 

 – A breve il via alle Paralimpiadi come vivi questa vigilia  e cosa ne pensi  

A parte la nostalgia …. Direi che sono molto fiduciosa. Penso che andrà tutto bene e che i nostri atleti daranno il massimo. Ricordo che inizieranno il 7 e finiranno il 18 settembre e si potranno seguire sui canali RAI.Ovviamente ne approfitto per augurare a tutti un grossissimo “IN BOCCA AL LUPO”.

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