Ci troviamo presso Opera Immacolata Concezione di Padova, sono appena arrivati gli atleti dell’handbike, per un’ importante iniziativa.
Il Dr Fabio Toso Direttore del Personale parla in rappresentanza dell’Oic:
“Ci troviamo nella più grande e completa struttura europea, socio sanitaria. La quale si sviluppa in un’area di 120.000 mq, totalmente priva di barriere architettoniche completamente fruibile a tutti, questo credo sia il nostro migliore biglietto da visita.”
Prende la parole Silvana Santi Presidente Civitas Vite Sport Education:
“ Un sentito ringraziamento ai motociclisti, agli automobilisti che hanno scortato e accompagnato gli atleti, la mia disponibilità e il mio impegno sarà sempre a vostra disposizione per queste iniziative.”
Viene poi ceduta la parola al Presidente CIP VENETO Ruggero Vilnai:
“Voglio ringraziare di cuore gli organizzatori di tale evento. Da due punti di vista: il primo in qualità di Paraplegico, perché questa iniziativa evidenzia tutte le problematiche di questa patologia. Il secondo, perché è un evento sportivo. In qualità di Presidente Paralimpico Veneto, non posso che essere soddisfatto. Voglio portare il saluto di tutto il comitato, in particolar modo, agli atleti che faranno tutto il percorso, naturalmente gli atleti veneti che partecipano. Ritengo che tale evento, avrebbe meritato una visibilità maggior. E’ importante che il messaggio arrivi veramente a tutti; disabili o meno che siano. Mi auguro che la raccolta fondi dia grandi soddisfazioni, ma al di là della raccolta fondi, è importante il messaggio. Un sentito grazie e complimenti a tutti.”
Il Presidente del Coni Veneto Gianfranco Bardelle:
“Ho colto molto volentieri l’invito dell’amica Silvana Santi, di essere qua con voi in questa giornata. Devo dire che ha confermato un segnale che conosco da tanto tempo: lo sport unisce lo sport non divide. Vedere chi pedalava grazie ai piedi e chi pedalava grazie alle mani, aveva un solo significato: amiamo lo sport, amiamo la bicicletta, amiamo stare all’aperto, stare insieme in questa vita. Che certamente a volte è complicata, ma grazie allo sport si supera tutto. Perché si fa squadra, associazionismo, solidarietà. Si cresce fisicamente e mentalmente. Credo che quello che è stato fatto oggi, come ha ribadito il io amico Ruggero Vilnai che fa parte della mia squadra nella Giunta del Coni, deve essere una cosa che deve far riflettere. Permette di far conoscere lo sport davvero per tutti. Vedendo questi atleti passare per i paesi, per le città, le persone hanno potuto vedere che lo sport supera qualsiasi difficoltà. Grazie a quei gladiatori che sono partiti da Treviso e sono arrivati a Padova. Coraggiosi a dir poco, ( perché personalmente non me la sentirei proprio di farlo), hanno dato un segnale molto importante. Questo: lo sport certamente è con voi, lo sport vi darà una man. Se ci sarà, (come mi auguro), una seconda edizione, ci dobbiamo impegnare molto di più anche noi , perché dobbiamo far capire cosa è lo sport. Ccome oramai dico da sempre non c’è chi è abile chi è disabile, per me sono tutti degli sportivi non c’è alcuna differenz;, siamo tutti grandi uomini di sport. Il Coni e il Cip sono sicuramente a vostro fianco per la prossima edizione”.
Siamo in compagnia del dr. Paolo Boldrini e del Stefano Bardellini organizzatori dell’iniziativa hai quali chiediamo:
Dr Boldrini, scopo dell’iniziativa?
“ Lo scopo di Rehabike 2014 è quello di sensibilizzare la comunità alle problematiche delle persone con lesione al midollo spinale e in particolare alle problematiche relative alla mobilità. La mobilità in questo caso ciclistica, ma più in generale, all’accessibilità e mobilità nell’ attività del quotidiano. Llavorative e del tempo libero. La maratona è di 600 km, si svolgerà in sei tappe tra Treviso e Torino, per concludersi proprio a Torino in occasione dell’apertura del Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Fisica Riabilitativa. I promotori di questa iniziativa sono: Faip Federazione Associazione Italiana Paratetraplegic;i Simfr Società Italiana Medicina Fisica Riabilitativa. A Rehabike 2014 è abbinata, anche una raccolta fondi, per consegnare un premio economico per progetti che riguarderanno la mobilità e l’accessibilità di persone con disabilità. Il bando di gara verrà pubblicato entro l’anno, dopo alla fine della raccolta fondi e probabilmente la premiazione si avrà verso la primavera prossima.”
Dr Bardellini il disabile protagonista?
“Sicuramente, ma anche qualità di vita psicologica e fisica per queste persone, perché ovviamente rappresenta un valore aggiunto. Significa integrazione, partecipazione, questa iniziativa vuole proprio cercare di favorire il più possibile l’integrazione delle persone con disabilità .Ma anche stimolare le persone all’oscuro di questo mondo a capire che invece ci si può arricchire attraverso questo tipo di esperienza comune.”
Dr. Boldrini lo facciamo attraverso lo sport, un linguaggio universale?
“Si, esatto. Lo sport come comunicazione non come competizione, come modo per muoversi e stare insieme alle persone e conoscere limiti e possibilità.”.
Dr. Boldrin la ricerca per quanto riguarda le lesioni midollari a che punto sta?
“C’è una fortissima ricerca sulle rigenerazioni del midollo spinale revisionato, a partire dalle famose cellule staminali. Ma più in generale tutte le metodiche che cercano di ripristinare l’integrità parziale del midollo spinale. Un altro filone molto importante è anche quello della robotica, ci sono degli esoscheletri che si stanno perfezionando e che sono sempre più performanti per migliorare la motricità”.
I tempi?
“Ancora lunghi, purtroppo, per le staminali. Parlerei di decenni più che di anni. Per la robotica siamo certamente più vicini, perché le tecnologie, progrediscono a ritmi vertiginosi. Certamente la robotica appena le staminali daranno buoni risultati verrà trascurata perché rimarrà sempre un surrogato, non si avrà più bisogno di ordigni che ci sostengono e che ci fanno muovere aiutandoci all’esterno del nostro corpo.”
I mezzi di informazione vi stanno seguendo in questa iniziativa?
“ La comunità sta diventando sempre più sensibile, forse i mezzi di informazione un po’ meno. A parte naturalmente i casi eclatanti nelle croniche che ci sono. “
Valter Nicoletti – valternicoletti@disabilinauto.